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giovedì 21 febbraio 2013

Bomba ad orologeria: I derivati delle banche USA

Il quadro è apocalittico, Wall street Italia dichiara che l'insieme dei derivati di JP Morgan, Bank of America, Citigroup e Wells Fargo tutte sono l'equivalente del 93% del PIL di tutti gli Stati Uniti.

Come mai non ne parla quasi nessuno? Negli Stati Uniti vige un sistema di contabilità che non tiene conto dell'insieme dei derivati come vogliono i principi di contabilità internazionale. Il valore degli asset di JP Morgan, Bank of America e Wells Fargo sono superiori del doppio rispetto a quello a attuale e del 60% quelli di citygroup.
In particolare, il bilancio di JP Morgan arriverebbe a 4.200 miliardi rispetto ai 2.300 dello scorso anno, superando di 2.700 miliardi colossi lacome HSBC Holdings e Deutsche Bank.

La cosa sconvolgente è che l'insieme degli asset del sistema bancario made in US equivale al 170% dell'economia Statunitense.
Il pericolo dei derivati nelle banche USA

Dove sta il trucco?

Il sistema contabile statunitense permette di rendicontare solo una parte dei derivati, al contrario del mercato europeo, e quindi ecco spiegato come la maggiorparte di mutui e altri prodotti derivati non si trovano nel libro contabile.

Quali potrebbero essere le conseguenze?

Le conseguenze sono catastrofiche. In pratica i soldi che le banche dicono di possedere non sono altro che debiti e titoli, cosidetti, "tossici" nel senso che hanno una quasi totalità del loro valore su un debito contratto da un privato o altre banche, assicurazioni o aziende.

La realtà è che siamo sull'orlo del precipizio e dobbiamo essere fiduciosi ma coscienti sul da farsi.
Il sistema stà per crollare sappiatelo.


Fonti:


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