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domenica 25 gennaio 2015

Eredi

Gli occhi degli eredi di un mondo migliore sono nascosti tra le maglie del sistema.
Camminano e rifiutano di correre, sorridono se qualcuno chiede scusa per uno spintone involontario, giocano con le parole e il loro umore e non hanno paura di affrontare lo sguardo curioso di un bambino.
Quel futuro, quell'eredità, esisterà esclusivamente se quegli occhi si apriranno prima che sia troppo tardi per sognare.

Speranze e Pregiudizi

Cerchiamo i simboli dell'opulenza che rappresentiamo nei posti sbagliati.
Critichiamo convintamente la televisione e il sistema consumistico essendone intrisecamente legati, sia dalla nostra storia che dalla vita di tutti i giorni.
Ci dichiariamo amanti degli animali sorridendo con i denti sporchi di sangue.
Chiediamo convintamente la pace dietro un monitor nonostante il nostro orgoglio sia troppo grande per dimenticare anche il minimo torto.
Cerchiam intorno a noi un nemico che ci fissa dritto nelle pupille degli occhi davanti quello specchio. Il cambiamento comincerà solo nel momento in cui lo riconosceremo.

Perfetta sarà quell'onda che spazzerà via speranze e pregiudizi. Chat conversation end

lunedì 28 aprile 2014

Cammino,nuvole e stelle

Amar svegliarsi  occhi bendati e certezze del futuro.
Poter contare su una nuvola lontana che indichi le stelle.
La vita regala attimi e ruba gli anni senza vergogna e tracce.
Passeggiando, calpestando terra e sogni, la luna nasconde il terpore di mille pensieri.
Obiettivi, volontà, dubbi. Anime si mescolano

Il maglione

« Sono un poeta » disse a circa 65 anni.
 Proprio in quel momento fissavo il suo maglione. Cercavo buchi, segni di disfacimento e consumo. Se fosse la verità quel che dice il suo maglione non dovrebbe essere in kashmire.
Cercavo un sogno nelle sue parole che era ben presente nei miei pensieri.
Il sogno di una vita libera da

mercoledì 17 luglio 2013

Come essere liberi

Come definire la follia se non guardando negli occhi di chi ti vuol bene.

Come definir quelle parole che spingono spontaneamente a scegliere di tacere quando un sol grido vorrebbe spazzar via ogni dubbio dalla mente.

Muto e sereno, alzando gli occhi al cielo in un contesto cangiante sotto nuvole terse e un vento nascosto, vanitoso e debole; ricorda sua presenza sull'afa che soffoca la giornata.

La definizione è il contraddittorio della realtà e gioia della trasformazione. Cercare di sfuggire ad essa è il principio di un futuro ineluttabile dove la coscienza prende il sopravvento sull'esteriorità padrona.

In definitiva, il futuro è il presente che ci impegniamo a dimenticare ogni giorno, la realtà nascosta alla coscienza e la sofferenza scudo della paura.

Torniamo ad essere liberi assaporando la paura della caducità.

martedì 18 giugno 2013

Grandine e sogni

Grandine e sogni si infrangono sull'asfalto senza avvisar nessuno.

Eppure accade ogni giorno,ora, minuto, secondo, di essere sorpresi senza alcun motivo valido.

Ci sorprendiamo soprattutto degli eventi che sappiamo accadranno un giorno.Tutta colpa delle speranze meschine nascoste dietro ombre accattivanti di un futuro troppo spesso sottovalutato.

Il presente guarda indietro con il suo sacco in spalla e non riesce a bloccare tutte le lacrime. Il sentiero sarà bagnato ma la luna distratta non se ne avvede baciando i suoi passi, la sua strada.

Grandine e sogni sono infranti sul sentiero bagnato mentre si avanza con lo sguardo rivolto all'indietro. Ottimo viatico per poter solo migliorare.

giovedì 13 giugno 2013

Ali grandi e forti per volare

Un cuore troppo grande.Un cuore troppo fragile.

Quella maledetta mattina l'odore dei cornetti non aveva il diritto di confondersi a tanto dolore. Non avevano sapore per quell'angelo che ritornò al posto che gli competeva. Se le nostre azioni hanno un minimo significato su questa terra allora ridacci quel sorriso Checco.

 Lo rivogliam indietro perché ci spetta di diritto come ci spetta quell'amore che a modo tuo spargevi senza cambiare quello sguardo da duro e da bambino sperduto allo stesso tempo che credeva all'importanza della condivisione.Virtú che dava sempre piú forza alle grandi ali che tutti vedevano.

Forse erano abbastanza grandi per quella stazza imponente e generosa.
Forse sono cresciute troppo in fretta come d'altronde racconta la tua vita.
Forse inutile porsi domande ma accettare il fatto che sarai sempre con la tua grossa risata accanto a noi, ad aiutare un amico o uno sconosciuto, perché forse poco importava chi fosse.

Vacci piano lassú e pensa che le lacrime che vedi quaggiú sono solo il prodotto di tutto il bene e l'affetto che hai portato per gli altri con te.