Quell’anello intermedio che ti scompensa.
Le ultime parole sul letto di morte, gli ultimi fiati di un
flauto che disegna le ultime ed emozionanti note dell’esistenza.
“Non lasciarti ingannare dalle falsità convenzionali che oggi
chiamano verità”.
Riecheggia un po’ questo nell’aria come fosse una carezza sotto una tempesta, un bacio sotto la pioggia e un abbraccio in una gelida e uggiosa giornata d’inverno senza riparo alcuno.
Riecheggia un po’ questo nell’aria come fosse una carezza sotto una tempesta, un bacio sotto la pioggia e un abbraccio in una gelida e uggiosa giornata d’inverno senza riparo alcuno.
Occhi spalancati.
La senti sempre lì tra amore e rassegnazione, ti fa stare
male.
Ti imprigiona nel suo caldo e illusorio abbraccio.
Ti imprigiona nel suo caldo e illusorio abbraccio.
L’amore è nella bellezza e in nessun altro luogo o forma. La
bellezza può specchiarsi nei tuoi occhi, nei suoi gesti, nella pietra modellata
in forme alte e perfette.
Non ha luogo essendo il contenitore del tuo amore.
Sentimento che puoi indirizzare dove vuoi, sentirtene
colpevole e, volente o nolente, ne avrai sempre un pochino da donare, da
sperperare, bruciare o odiare.
Tra l’amore per la Cattedrale di Notre Dame e quello per una persona
cambia ben poco. Entrambe ti danno i brividi al solo pensarle e/o vederle, non
ti permettono di staccargli troppo gli occhi di dosso anche senza far nulla per
attirare l’attenzione, occupano i tuoi pensieri, il tuo parlare e fanno
trasparire dal tuo viso emozione e felicità.
Volontariamente o meno, se puoi, sei costretto ad andarle a
vedere anche solo per una falsa scusa. Ripensandoci le differenze non sono
poche, perché di differenza ce n’è una sola. La speranza.
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