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martedì 5 marzo 2013

Realtà

Chiudendo gli occhi sentivo il vento che schiaffeggiava le tapparelle.
Riaprendoli il soffitto mi fissava spedendomi nel mondo dei pensieri di cui ero prigioniero nei giorni di mistrale.
Quali anni, giorni, minuti, secondi mi erano stati donati per baciare quella libertà che finalmente si mostra ai miei occhi. La sua sostanza era quella dei sogni e il suo odore era quello di una carezza tra sabbia e salsedine sotto il  chiaro di luna.
I suo gesti erano leggeri senza pensieri, ogni pensiero era quasi perfettamente imperfetto e le parole persero il significato poichè erano superflue in quell'occasione.
L'occasione di accarezzare le lancette che nel tempo si crogiolano e bistrattano ancora la realtà.
Richiudo gli occhi e sogno, la realtà mi mancava di già.

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