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domenica 17 marzo 2013

Critica della coscienza

A volte vorrei essere più colto nell'ignavia che viviamo oggi.

A volte mi servirebbe poter guardare dalla finestra e non pensare che a quel cielo ricoperto di splendido malto in quei momenti passati a crogiolare.
Ritornare con il viso bagnato e il cielo sereno imprecando per poter cercare una scusa.Una qualsiasi e non tanto eccezionale.

Non una scusa inattaccabile di quelle che non lascino alcun alibi e dubbio.Ma una scusa che crolla alla seconda domanda.



Ah cielo! Come sei unito e come ci mostri ogni secondo dall'alba dei sogni che le cose più belle e immense non possono che esistere in coabitazione equilibrata e armonica con tutti gli elementi che ne fanno parte.

A volte vorrei riavere delle catene vere, e non solo immaginarie, per poter credere che la mia mente possa ancora stupirmi e non solo immaginare di poter sentire l'odore di libertà, rottura e in piedi sguardi lontani al tramonto.

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