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martedì 22 gennaio 2013

Quando il giornalismo è libero la Lobby diventa santa

Il famoso "the Guardian" ha iniziato la sua indagine giornalistica sugli immobili posseduti dallo Stato Vaticano nel centro di Londra ma anche in Francia e in Svizzera. Fino a qui, sbagliando forse, non ci sbalordiremmo molto che accadesse da parte di una Chiesa che oggi ha così poco da condividere dei principi secondo la quale è nata.
Purtroppo la vera notizia "nella notizia" è che i fondi utilizzati sono i fondi di
Benito Mussolini.
Non voglio fare il finto moralista e meravigliarmi di questo comportamento dello Stato Vaticano, ma sicuramente mi domando e dico come i veri credenti si affidino a questa istituzione.
La benedizione del fascismo del 29' che costò 18 milioni di euro (valutati al 2006 in piena bolla immobialiare guarda caso) e milioni di vite.
Lobby Vaticana

Quei 18 milioni furono spesi in piena crisi immobiliare per acquistare una palazzina nel centro di Londra e appartamenti a Parigi.
La società che ha effettato le transazioni è la Grolux Investments Ltd già proprietaria di diversi immobili nella city. Chi saranno mai i due azionisti intestatari della società? Sono il Sig.John Varley e il Sig. Robin Herbert due simpatici banchieri "Cattolici", il primo ex AD di Barclays e il secondo un ex della banca d'affari Leopold Joseph.
Ovviamente i due pii cattolici intervistati dal "the Guardian" non si sbottonano e il Dirittto societario inglese li tutela.
Ma attenzione il giornalismo, quello vero, non demorde ed ecco cosa scoprono.
Grolux Investments Ltd è nata nel 1999 dopo la fusione con Cheylesmore. Entrambe le società appartengono alla JP Morgan (con cui condividono la stessa sede giuridica a New York). Tutte le società appena citate apartengono alla società svizzera Profima SA.
La Profima SA è una holding che appartiene al Vaticano!
Attraverso differenti fondi di investimenti (non francesi visto che la Profima SA era stata inserita nella blacklist dello stato d'oltralpe per sospette collaborazioni contro gli alleati) il patrimonio è dell'ammontare di 680 milioni di euro (dati del Consiglio d'Europa). Alla faccia del voto di povertà.
Ora il patrimonio è gestito da Paolo Mennini, capo dell'unità APSA (Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica).
La domanda che mi pongo è, come è possibile che sono i giornalisti inglesi a ricercare verità così scomode per lo Stato Pontificio che ospitiamo noi sul territorio italiano? Che laicità dello stato ci hanno fatto ereditare i Patti Lateranensi?
Le domande sono tante e variegate e ovviamente il Vaticano, nonostante oggi sia su Twitter, non cinguetta su una questione così importante.
Fiat Lux.

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