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domenica 27 gennaio 2013

La rivoluzione egiziana non è mai finita

L'Egitto non trova pace e questo è un bollettino di guerra.
Nelle ultime 48 ore si sono registrati 42 morti e un numero altissimi di feriti tra il Cairo e Port Said.
Le violenze sono esplose a Port Said dopo la sentenza di 21 consanne a morte per gli ultras che parteciparono al massacro di oltre 70 ultras de l'Ahly. Nella giornata di ieri, I famigliari dei condannati hanno cercato di liberare i propri cari dalle carceri con una reazione della polizia che ha causato decine di vittime. Scontri anche a Suez che hanno causato altre decine di morti venerdi e al Cairo dove i giovani delle periferie hanno dato vita a sassaiole contro la polizia accompagnati da slogan antigovernativi.
Al Cairo sono ricominciati all'alba gli scontri, anche nelle vicinanze dell'ambasciata USA che per motivi di sicurezza e rimasta chiusa, e le forze militari lanciano messaggi agli abitanti del Cairo e Port el Said che invitano alla calma per il "bene del paese".
Manifestazioni al Cairo


Oggi i manifestanti, ben più organizzati delle orde di folle della rivoluzione prima contro Mubarak e poi contro lo stato maggiore, hanno guadagnato la scena pubblica al Cairo, Alessandria e Suez e hanno liberato alcuni detenuti.
Intanto, il Presidente Morsi ha annullato la sua visita ad Addis Adeba per riunirsi in una riunione urgente di sicurezza nazionale. Al termine di questo incontro il ministro dell'informazione Salah Abdel Maksud ha condannato le violenze e ha aperto al dialogo, non escludendo la possibilità dell'instaurazione del "coprifuoco" nelle zone più instabili. Intanto l'opposizione scarica la colpa dell'eccessiva repressione sociale su Morsi e minaccia di far saltare le prossime elezioni legislative.
E' questo il risultato di una delle rivoluzioni più lunghe dei paesi arabi? La presidenza di Morsi ha un'impronta diversa rispetto a quella di Mubarak?
Una cosa è certa, la povertà e la corruzione tiene ancora l'Egitto in ostaggio di molte ombre che renderanno difficile il suo cammino verso la democrazia.
Il 25 gennaio si festeggia il secondo anniversario della rivoluzione di piazza Tahir anche se la rivoluzione egiziana non è mai finita.

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